Se non l’avessi visto e sentito io stessa, già quasi piangente, dire che, al pensiero che ci sarà qualcun altro al suo posto, gli viene da piangere, non ci avrei creduto. Non avrei creduto che un uomo adulto, anzi vecchio, un uomo pubblico non si vergogni di esternare i suoi sentimenti di delusione, frustazione, invidia. Da piccola mi hanno insegnato a dissimulare i meschini sentimenti in società; fare buon viso a cattivo gioco, non è ipocrisia, ma buona educazione, non saperlo fare indica una sicura fragilità psichica. [...]
